Cosa rende le tue campagne marketing di successo
Per far sì che una campagna di marketing abbia successo bisogna rispettare dei requisiti chiave. Alcuni di questi possono sembrare ovvi, ma se consideriamo aspetti più dettagliati possiamo trarne dei dati più precisi in anticipo, per fare scelte migliori in fase creativa. Tutto ciò grazie ad attenzione, emozioni e analisi predittive su cui potrai basare le tue scelte di marketing portando la campagna al successo.
Punti chiave
- Secondo il 52% dei marketers, il target è la priorità per una campagna marketing.
- Il ROI è una metrica importante per definire il successo di una campagna, ma non basta.
- Fare un analisi predittiva ti aiuterà ad essere più confidente con le tue decisioni di marketing.
Perché le campagne marketing sono importanti?
Con le campagne marketing l’azienda definisce un piano preciso per promuovere un determinato prodotto o servizio o il proprio brand e, grazie a queste, riesce a stabilire un punto di contatto con il pubblico.
In generale, le campagne di comunicazione nascono con uno scopo ben preciso, cercare di attirare l’attenzione dell’utente sul brand. Solo in un secondo momento, attraverso il coinvolgimento del target, si prova a renderle un punto di riferimento grazie alle emozioni generate.
Ma cosa rende le campagne marketing di successo?
Una campagna di successo è caratterizzata da diversi fattori da tenere in considerazione. Alcuni di questi li conoscerai sicuramente, ma sei sicuro che stai valutando tutti i loro aspetti?
Per rispondere a questa domanda analizziamo i fattori principali di una campagna di successo e vediamo di quali dati hai realmente bisogno.
Rendere le tue campagne marketing di successo: l’obiettivo
Uno dei fattori più importanti da considerare quando si sta creando una campagna è l’obiettivo. Esempio: È necessario aumentare lae brand awareness o bisogna vendere un prodotto?
Sembrerà scontato ma una campagna con un obiettivo ben definito ha più successo di una campagna senza obiettivo. È chiaro l’obiettivo che vuoi raggiungere?
Uno dei modi migliori per definirlo è il metodo SMART, ovvero:
- Specifico: l’obiettivo deve essere specifico, ad esempio non può essere “far conoscere di più il mio brand”.
- Misurabile: un obiettivo deve avere delle metriche su cui basare il suo progresso.
- Achievable (raggiungibile): deve essere realistico, ovvero, l’azienda deve essere in grado di poter raggiungere ciò che si è prefissata.
- Rilevante: E’ importante per i fini aziendali? Se l’obiettivo non è rilevante per la mission della tua azienda allora bisognerà ridefinirlo.
- Tempo: stabilire il tempo limite in cui si deve raggiungere l’obiettivo aiuta a concentrarsi sul suo raggiungimento.
Ora che conosci il perché stai creando la tua campagna, devi capire qual è il segmento di pubblico a cui ti vuoi rivolgere.
Il target
Secondo un report Nielsen, il target è per il 52% dei marketers l’elemento più importante in una campagna marketing.
Per ogni obiettivo da perseguire hai un diverso segmento di pubblico da raggiungere. Per questo creare una omunicazione che “parla” correttamente a quel segmento di pubblico può aumentare il loro engagement. Questo lo confermano le persone stesse, infatti secondo un sondaggio condotto da Yahoo!, su 6.000 partecipanti, le campagne personalizzate, rispetto a quelle generiche, hanno più engagement (54%).
Il motivo è semplice. Le campagne costruite per un certo segmento di pubblico, essendo più specifiche, guadagnano più facilmente l’attenzione, riuscendo molte anche ad entrare in empatia con il target.
Attenzione però, il target non è l’unico elemento importante. Secondo il sondaggio condotto dal Nielsen, il 37% dei marketers ha indicato la creatività come un aspetto importante per influenzare l’andamento di una campagna. E questo è vero!
Il contenuto
Considerando questo dato, dobbiamo capire cosa influenza la creatività e come questa riesce a portare maggiori risultati per una campagna.
Ad oggi i fattori che influenzano la campagna non sono più solo immagini, video o testi accattivanti. E la spiegazione è semplice, viviamo in un contesto sovraesposto e sovrastimolato a livello informativo e il pubblico è attento a filtrare i contenuti che non gli interessano.
Oggi le metriche da tenere più in considerazione, durante la creazione di un contenuto, sono attenzione ed emozioni, perché in un mercato pieno di competitors che cercano di attrarre sempre più utenti, la partita si gioca sul piano attentivo ed emotivo, due parametri che possono cambiare il risultato di una campagna marketing.
Ma come capire se si sta creando un contenuto di qualità?
Qui ci sono alcune delle domande che possono aiutarti:
- Il contenuto attira l’attenzione del pubblico scelto?
- Il contenuto ha del valore?
- Crea stimoli interessanti?
- Ha la giusta dose emotiva per entrare in empatia con il segmento di target corretto?
- Quali emozioni suscita?
- Le emozioni che genera sono in linea con quello che vuoi promuovere e vendere?
Rispondere a queste domande può esserti d’aiuto, ma valutare dati scientifici oggettivi farà risparmiare all’azienda tempo e budget che andrebbe sprecato probabilmente su decisioni soggettive cariche di bias.
Campagne marketing di successo: le metriche da valutare
Con tutti gli strumenti di cui disponiamo oggi, possiamo valutare qualsiasi tipologia di metrica come ROI, impression, CTR, visualizzazioni, Bounce Rate e tante altre, ma non solo.
Ma non tralasciare attenzione ed emozioni che sono diventati due dei KPI fondamentali. Le persone capiscono sin da subito se dedicare la loro attenzione al contenuto, ma una volta ottenuta l’attenzione, il messaggio riesce ad emozionare il pubblico?
Uno studio dimostra come contenuti che hanno fatto emozionare l’utente, rimangano impressi nella memoria il 70% in più rispetto a contenuti che non generano alcuna emozione.
Infatti, come dice il professor Gerald Zaltman, il 95% dei nostri pensieri avviene nella mente inconscia e, le emozioni essendo coinvolte in questi pensieri, aiutano il target a prendere una decisione nel momento opportuno.
Emozioni ed attenzione non sono le uniche metriche da valutare in una campagna ma sono sicuramente quelle da tenere sempre più in considerazione, perché la tua campagna potrebbe avere un ROI migliore.
ROI e Predictive Analytics
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Secondo Indeed il ROI è una delle metriche più importanti da valutare, è vero, ma questo dato restituisce solo una panoramica generale che ti permette di capire se la tua campagna marketing è andata male o ha avuto successo.
Tuttavia, non possiamo calcolare il ROI prima di lanciare una campagna marketing, per questo se si vuole da subito ottenere dei dati a cui affidarsi per basare le proprie decisioni, si possono utilizzare le analisi predittive.
Infatti, secondo un report di Regalix molte aziende B2B e business leader preferiscono basarsi al 65% su questo tipo di analisi.
Perché attraverso i dati predittivi riuscirai a prendere decisioni di marketing con consapevolezza?
Grazie alle analisi predittive è più semplice capire, ancor prima di lanciare la campagna, quali sono i KPI che bisogna considerare e su quali di questi si può ottenere un miglior risultato.
Un esempio è l’azienda italiana NeN che attraverso l’analisi dei dati ha potuto conoscere in anticipo quale contenuto era il migliore da utilizzare e quale aveva delle problematiche di target, aumentando il ROI (qui il case study).
Essere più confidenti delle proprie decisioni
Calcolare ognuno di questi aspetti diventa un vantaggio competitivo per tutte le aziende, questo perché fattori come creatività, attenzione ed emozioni sono dei fari che guidano l’utente. Portandolo così a fidarsi del brand e ad ’acquistare.
Se vuoi approfondire l’argomento, puoi leggere questo white paper che spiega nel dettaglio gli aspetti che più influenzano la tua campagna marketing.