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Come le emozioni possono guidare la tua campagna al successo

Come le emozioni possono guidare la tua campagna al successo

Ogni campagna di marketing ha a disposizione solo pochi secondi per catturare l’attenzione del pubblico. Campagne recenti dimostrano che l’utilizzo delle emozioni può fare la differenza nel veicolare un messaggio in modo efficace. Esploriamo la gamma di emozioni ed esempi di marketing emozionale applicati a campagne reali.

Punti chiave

  • Esistono più di 30 emozioni, ma solo sei di queste possono essere facilmente riconosciute attraverso le espressioni facciali
  • Emozioni come ad esempio la gioia possono essere misurate in una campagna di marketing utilizzando la tecnologia Emotion AI
  • Diversi esempi di campagne marketing dimostrano come catturare l’attenzione del pubblico

I differenti tipi di emozioni utilizzati nelle campagne marketing

Nel 1980 il Professore Robert Plutchik ha introdotto la “Ruota delle emozioni” “…come strumento visivo per comprendere la sua teoria psico-evolutiva.”

Prima ancora della ruota delle emozioni, lo psicologo e professore dell’Università della California, Paul Ekman, ha classificato sette emozioni, sei delle quali possono essere facilmente riconosciute dalle espressioni facciali:

  • Gioia
  • Tristezza
  • Paura
  • Disgusto
  • Sorpresa
  • Rabbia
  • Disprezzo (gli esperti dibattono se sia un’emozione distinta)

Le attivazioni muscolari facciali forniscono informazioni su come le persone potrebbero percepire una campagna di marketing. 

>>TI POTREBBE INTERESSARE: [White Paper] Come essere più confidenti delle proprie decisioni di marketing

Esempi di spot pubblicitari emozionanti

Secondo The Drum, la pubblicità emozionale: “… si riferisce alla relazione tra consumatore e brand o prodotto, in particolare alla connessione emotiva che fa leva sullo stato emotivo, l’ego, i bisogni, le paure e le aspirazioni del consumatore attraverso i contenuti”.

Diamo un’occhiata agli esempi di pubblicità emozionale o di campagne di marketing che hanno utilizzato con successo ognuna delle sei emozioni primarie. Emozioni facilmente riconoscibili attraverso l’analisi delle micro espressioni facciali. Lasceremo fuori il “disprezzo” per ora.

 

Un spot che scatena la gioia

 

Sommario dell’annuncio: la campagna Saving Simon di Apple

Nel 2021, Apple ha rilasciato uno spot in occasione delle vacanze natalizie girato con il suo ultimo modello, l’iPhone 13. Il video inizia con un primo piano dettagliato della texture di una sciarpa gialla, poi si sposta su una carota mostrandone la buccia increspata svelando la parte superiore della testa di un pupazzo di neve accuratamente assemblato, il tutto creato da una bambina. Il video continua a mostrare come la bambina faccia di tutto per mantenere in vita il pupazzo di neve fino al ritorno dell’inverno successivo, con la sua famiglia che la sostiene durante tutto il percorso.

Perché questo è un buon esempio di utilizzo della gioia nella pubblicità emozionale

Global Index Metric for Emotional Impact

Tante emozioni attraversano l’intero spot, ma allo spettatore resterà un senso di gioia nel ricordare la propria gioia infantile, l’amore della famiglia e il potere di catturare e vivere un particolare momento della vita.

In un recente caso di studio, Emotiva ha testato questo spot utilizzando lo strumento Emotion AI (intelligenza artificiale),

EmPower, per misurarne il reale impatto sul pubblico. Lo spot Apple ha ottenuto un punteggio elevato nel generare un genuino impatto emotivo, pari all’85%, se confrontato con altri due spot per le vacanze analizzati in comparativa.

 

Guarda l’interno case study sugli spot di Natale

 

Uno spot che scatena la tristezza

 

Sommario dell’annuncio: Chevrolet – Holiday Ride Ad

Anche Chevrolet ha pubblicato uno spot per le vacanze che ha colpito diversi aspetti della tristezza. Lo spot racconta la storia di una figlia, un padre e una Chevrolet Impala del 1966 malridotta. Il padre ha un flashback relativo a periodi più felici quando la sua giovane moglie amava guidare quella macchina. In un atto d’amore, la figlia come regalo di Natale restaura l’auto e stupisce il padre.

Perché questo è un buon esempio di utilizzo della tristezza nella pubblicità

La pubblicità sfrutta il tema della perdita e lo trasforma in una storia di resilienza. Mentre gli anni hanno pesato sulla Chevy Impala, un po’ di amore e sostegno la riportano al suo pieno splendore. Proprio come l’Impala, il padre nello spot impara a sorridere di nuovo, bilanciando la tristezza provata all’inizio. Lo spot fa anche un bel lavoro nel ricordarci l’eredità che Chevrolet detiene ancora, un marchio automobilistico vecchio di 110 anni, e che i suoi veicoli più pregiati mantengono il valore.

 

Uno spot che scatena la paura

 

Sommario dell’annuncio: Second Hand-Smoke Dark Balloons

Il Dipartimento della Salute della California ha pubblicato un annuncio che inizia in modo semplice. Scene ambientate in situazioni diverse, dove le persone vivono la loro quotidianità: al lavoro, a casa e al parco. Ma lentamente, iniziano ad emergere ombre di palloncini neri che successivamente diventano sempre più visibili. I palloncini, in realtà, rappresentano il fumo passivo che si può annidare nei luoghi più impensabili.

Perché questo è un buon esempio di utilizzo della paura nella pubblicità

I palloncini, come anche il rischio del fumo passivo, sembrano essere innocui. Lo spot promuove l’idea che le persone, a prescindere da dove si trovino, non sono mai al sicuro da questa minaccia. In questo modo vengono instillate sensazioni di paura negli spettatori che non sono fumatori e senso di colpa per i fumatori stessi, i quali potrebbero anche temere di poter nuocere ai loro cari o a persone ignare, senza cercare deliberatamente di far loro del male.

 

Un annuncio che ti riempie di disgusto

 

Sommario dell’annuncio: Burger King’s Moldy Whopper

Una delle campagne di marketing più controverse e virali di tutti i tempi ha usato il disgusto per uno scopo insolito: promuovere la promessa di freschezza. Il famigerato annuncio di Burger King “Moldy Whopper” mostra vari stadi nel tempo di un whopper fino a raggiungere le inquietanti fasi tardive di decomposizione. Il messaggio principale è incentrato sulla mancanza di conservanti, il che significa che il whopper usa ingredienti freschi.

Perché questo è un buon esempio di utilizzo del disgusto nella pubblicità

Normalmente non si assocerebbe la muffa alla promozione di un prodotto alimentare, ma la campagna “Moldy Whopper” di Burger King si rivolge direttamente ad un target di pubblico che si preoccupa particolarmente di ciò che consuma. Affronta infatti l’opinione comune che i fast food siano malsani a causa del loro utilizzo di conservanti, fornendo però una prova inconfutabile sulla freschezza degli ingredienti.

 

Uno spot fatto per sorprendervi

 

Sommario dell’annuncio:: Volkswagen – Eyes on the Road

La situazione è quella di un tipico cinema, con le persone che si dirigono verso i loro posti e si preparano a guardare il film. Sullo schermo inizia a scorrere un trailer, mostra una persona alla guida della propria auto. Dopo pochi secondi, tutti i presenti ricevono un messaggio di testo che fa distogliere l’attenzione dallo schermo. Poco dopo, un violento incidente riporta gli occhi del pubblico sullo schermo rivelando un messaggio drammatico. La principale causa di morte per gli automobilisti è proprio l’uso del cellulare.

Perché questo è un buon esempio di utilizzo della sorpresa nella pubblicità

Il messaggio di testo inatteso e l’incidente automobilistico, scioccano immediatamente il pubblico. Il fattore sorpresa aiuta ad associare il brand Volkswagen a qualcosa di più di un solo marchio automobilistico che cerca di vendere un’auto. Dimostra di avere a cuore il bene di tutti, non solo dei suoi clienti finali.

 

Uno spot che potrebbe farvi arrabbiare

 

Sommario dell’annuncio:: The Truth is Worth It – New York Times

Il video inizia con la parola “rumors” in sovraimpressione e un giornalista che parla in sottofondo. Il discorso continua e varie frasi si alternano, in sottofondo si sente qualcuno che durante delle interviste scrive degli appunti. Per lo spettatore è difficile credere a ciò che viene detto o mostrato, rappresenta una verità sconvolgente. Successivamente diventa chiaro l’obiettivo di queste interviste: dimostrare l’esistenza di una presunta politica controversa sull’immigrazione.

Le interviste continuano, ed emergono delle foto che confermano i sospetti. Il video si conclude con delle parole che compongono un titolo di giornale: “Centinaia di bambini immigrati sono stati sottratti ai genitori al confine con gli Stati Uniti”.

Perché questo è un buon esempio di utilizzo della rabbia nella pubblicità

L’obiettivo del New York Times, in questo spot, è focalizzato sull’evidenziare gli enormi sforzi che i giornalisti compiono per far emergere la verità su un tema che suscita rabbia, senza lasciare che le emozioni personali o i pregiudizi si intromettano.

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