Generazione di Emozioni
Cosa significa “generare emozioni”?
Nella generazione di risposte emozionali sono implicati due fattori: stimolo e azione. Infatti, il processo di generazione delle emozioni si basa su stimoli esterni percepiti dal soggetto il quale, anche attraverso l’inconscio, è portato ad avere una reazione. Come ha scritto una volta William James – padre della psicologia americana – “è difficile immaginare delle emozioni senza la loro espressione fisica”.
Negli anni si sono alternati diversi filoni di ricerca, alcuni scienziati pensano che le emozioni siano i fili che costituiscono la nostra vita mentale e che definiscono chi siamo sia ai nostri occhi sia a quelli degli altri. Altri hanno una visione più scettica, pensano che le emozioni siano stati mentali troppo complessi per essere rintracciati nel cervello e analizzati. Queste due scuole, però, sono d’accordo su un punto: “le emozioni sono cose che capitano e non possono essere generate a comando”. Quello che è possibile fare è presentare degli stimoli esterni che hanno il potenziale di innescare automaticamente delle emozioni. Prova ne è che ogni essere umano ha un modo unico e distinto di rispondere agli stimoli.
La generazione di emozioni parte dalla concezione funzionalistica della mente che è divisa in meccanica, elettronica e biologica; essa viene intesa come un programma che può lavorare su ogni tipo di macchina.
Al giorno d’oggi, siamo ancora ben lontani dal poter affermare che una macchina possa emozionarsi come un essere umano o che è possibile programmare un computer per far sì che senta e provi determinate emozioni. Anche se, gli sviluppi tecnologici e l’Emotion AI stanno facendo passi notevoli in tale direzione.
Come funziona?
Come sottolinea questo articolo dell’IEEE: “… la generazione di emozioni richiede azioni di sintesi che possano rappresentare lo stato emotivo dell’intelligenza artificiale”.
Un modo per raggiungere questo obiettivo è attraverso l’uso dell’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) che consente a una macchina o un algoritmo di analizzare e interpretare le parole e le frasi utilizzate in una conversazione. Analizzando il tono, la sintassi e il contesto di una conversazione, l’elaborazione del linguaggio naturale può fornire informazioni sulle emozioni di chi parla e aiutare a generare risposte appropriate.
Quali sono le potenzialità della Generazione di Emozioni?
Con i progressi nell’elaborazione del linguaggio naturale, le macchine e gli algoritmi saranno in grado di generare risposte emotive più naturali e più simili a quelle umane migliorando le interazioni uomo-computer. Questo significherebbe poterle usare in diversi campi, dal servizio clienti, all’istruzione fino ad arrivare all’assistenza sanitaria.
Per esempio, Abel è un robot empatico in grado di comunicare con pazienti sanitari non verbali o neuro divergenti. Il “cervello emotivo” di Abel è alimentato utilizzando l’intelligenza artificiale emotiva che aiuta a interpretare ciò che il paziente sta provando o sta cercando di comunicare e, a sua volta, decodifica le emozioni per rispondere in modo appropriato. È certo che la robotica sociale ha il potenziale per sconvolgere il settore sanitario.
Scopri di più
La generazione di emozioni è uno dei tanti argomenti legati al campo dell’Emotion AI. Se vuoi, puoi approfondire leggendo il nostro Glossario di Emotion AI che copre tutto, dalle origini dell’Emotion AI ai casi d’uso.
Puoi anche programmare una demo di Emotion AI (lo strumento EmPower di Emotiva) per vedere come funziona.